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CCI – Controllore Centrale di Impianto

Al Key Energy di Rimini Higeco More ha presentato il CCI – Controllore Centrale di Impianto

Nel 2020 ARERA, l’autorità Italiana sull’energia, recependo le direttive europee, ha finalmente sancito l’importanza, per la generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili, del controllo e del monitoraggio da parte dei distributori.

Il CEI, con le varianti V1 e V2 della norma CEI 016 ha assegnato ai DSO l’onere, attraverso il sistema CCI, di monitoraggio e controllo degli impianti di generazione.

I dati raccolti dai DSO verranno poi inviati ai TSO che in questo modo avranno la capacità di monitorare e di controllare gli impianti decentrati di produzione dell’energia.

Il CCI è un sistema che va installato al punto di consegna degli impianti e ha tre funzioni principali:

1.Funzione obbligatoria di monitoraggio del Controllore Centrale d’Impianto

Il CCI deve infatti raccogliere i dati di potenza attiva e reattiva al punto di consegna ogni 4 secondi nonché i dati di potenza attiva di produzione delle singole unità di generazione purché abbiano una potenza superiore o uguale a 175 KW

I dati raccolti in questo modo dovranno essere inviati automaticamente dal CCI al DSO attraverso il protocollo 61850

2.Funzione opzionale dal punto di vista del distributore DSO

Il CCI dovrà infatti essere in grado di regolare l’impianto al punto di consegna sia per quanto riguarda la potenza attiva che la reattiva ai fini della regolazione di tensione e di frequenza.

Ricordiamo inoltre che il controllo potrà essere di tipo autonomo o asservito:

  • Controllo di tipo autonomo: il CCI, seguendo predefinite curve di regolazione, dovrà reagire automaticamente a variazioni di tensione regolando la potenza attiva o la potenza reattiva
  • Controllo di tipo asservito: in tal caso il distributore potrà inviare un comando esplicito in P o in Q o in PF attraverso il protocollo 61850 e il CCI dovrà inseguire questo target al punto di consegna andando a comunicare con in vari generatori dell’impianto (Nel fotovoltaico gli inverter)

La terza funzionalità facoltativa, riguarda la partecipazione degli impianti ai mercati di dispacciamento.

E’ facoltative nel senso che il produttore potrà decidere se l’impianto parteciperà o meno a questi mercati e se ne parteciperà, il CCI dovrà integrare tale funzione che riguarda sempre il monitoraggio e controllo e servono a permettere agli aggregatori di controllare l’impianto e farlo partecipare al bilanciamento all’interno dell’unità aggregata della quale ha venduto l’energia sul mercato.

Ma quali sono gli impianti interessarti alla norma CEI 016?

  1. Tutti gli impianti nuovi, ossia quelli che entreranno in esercizio dal 1° dicembre 2022
  2. Per gli impianti esistenti che dovranno essere adeguati siamo in attesa della delibera di ARERA che sancirà l’entrata in vigore della norma e il perimetro di degli impianti da adeguare

Di certo sono interessati all’adeguamento gli impianti con potenza nominale superiore o uguale ad un 1MW e connessi in media tensione.

Resta esclusa l’alta tensione in quanto gli impianti sono regolati dall’allegato A68 del codice di reti di TERNA.

Quello che è già noto è il fatto che ARERA ha previsto dei bonus pari circa al 50% dell’investimento sostenuto per l’adeguamento verso i primi impianti che si adegueranno.

Dal punto di vista della sicurezza informatica il CCI è un sistema critico in quanto permette il controllo da remoto degli impianti.

Per fare fronte a questi rischi nella norma CEI 016 sono state previste una serie di certificazioni specifiche che il prodotto dovrà necessariamente rispettare al fine di essere conferme e poter essere installato sugli impianti.

Controllore Centrale d'Impianto, CCI negli impianti a fonte rinnovabile